Io (non) parto da sola.

Annabaldo

Ero partita con l’idea di fare una RnR per il B&B Casa Vanzetta (NOTA 1), dove ho appena trascorso una troppo veloce settimana di vacanza, all’insegna del relax.
Lunedì mattina, dopo aver passato due giorni (sì, anche ieri che era domenica) a mettere in ordine i documenti fiscali per la dichiarazione, il momento più spinoso del mio anno lavorativo che inevitabilmente funesta le mie estati, trovo un po’ di ristoro andando a curiosare sui social e poi mettendomi a scrivere per me.
Sui social da qualche tempo si ripetono gli appelli a portare con sé i cani, quando si va in vacanza, o comunque ad affidarli a qualcuno, contro quella inspiegabile piaga dell’abbandono (NOTA 2) che in estate batte forte come il sole.
Strano ma vero (infatti non è strano per nulla), questi spunti, e qualche altro ancora, stanno benissimo insieme.

Una RnR per ringraziare Patrizia e Nicola,
manco fossi una influencer!
#influencerdimontagna

La mia RnR voleva essere un modo per ringraziare Patrizia e Nicola per il garbo e la simpatia della loro accoglienza, davvero quattro stelle +1 (di questi tempi meglio dire così) e superior. Salutandoci alla partenza, Nicola mi confessa di non esser riuscito a spiegare alla loro bimba di 10 anni cosa vuol dire che scrivo, come io stessa dico sul mio sito. Allora ora scrivo anche per lei, facendo un esempio. Cosa mi guida? La regola del “Leggi per scrivere” che sto imparando dal metodo WRW (Writing and Reading Workshop). Io la trasformo spesso in “Pensa per scrivere”. Raccogli pensieri, spunti, anche piccole frasi, pensale e ripensale come se le stessi scrivendo (nel WRW trionfa un taccuino, che per me è una vera e propria forma mentis) e poi, quando ti metterai a scrivere davvero, verranno fuori in bell’ordine.

Pensa per scrivere

Tutto qua? No, figuriamoci. Pensa anche ai blocchi, alle sequenze, tanto poi le cambierai, ma con la scrittura a video questo viene facilissimo, la nostra “brutta copia digitale” ci fa risparmiare un sacco di tempo esecutivo. Il tempo di progettazione, invece, sarà sempre un investimento, come anche quello della rilettura, ma questa è davvero un’altra storia (che racconto quando parlo di Tamdem).
Insomma, io ci penso e ci ripenso, l’idea stessa di scrivere diventa una calamita che attira i pezzi di contenuto.

E si torna ai cani. Sul Corriere si fa una bella pagina estiva con le foto di vacanzieri e i loro cani, con il titolo “Io (non) parto da solo”. Titolo che mi piace moltissimo. In vacanza ci sono andata con il mio mini-cane, Ombra, che non ha bisogno di presentazioni perché è piccola star dei social e una rubacuori nella vita reale.

In vacanza con il cane
A spasso con Ombra

E’ un animale davvero poco impegnativo, piccolo e leggero, non rompe, non abbaia se non per ragioni più che condivisibili, non sporca e nemmeno perde i peli, perché è tutta riccetta. E’ appena stata con me persino ad un corso di formazione, residenziale, infrangendo qualche regola e creando forse un precedente nell’ospitalità del centro dove si svolgeva il tutto. Ha abitato in camera con me ed è venuta a tutte le conferenze (anche a Messa, ma quello di nascosto, e qui non lo diciamo).

Per la vacanza, la cosa si faceva più seria, perché i cani erano due, e l’altro è un boxer, il cane di mia sorella che, ovviamente, va sempre con lei. Tutt’altra situazione: il boxer è ad un livello PRO, se si pensa ad una vacanza con i cani. Ecco uno dei criteri che ha guidato la scelta del B&B in Trentino. A Casa Vanzetta i cani sono benvenuti. C’è stato un momento in cui, nell’avvicendarsi degli ospiti, su tre camere c’erano tre cani di grossa taglia, più Ombra, senza alcun problema di gestione. Certo, nelle zone comuni non potevano entrare, ma fare colazione in giardino può essere considerato un pregio, più che una limitazione. Anche perché le colazioni sono il momento in cui si incontrano i padroni di casa che, nel caso di Patrizia, ti danno mille indicazioni su luoghi, passeggiate, attività e proposte che la zona offre. Il tutto finché si assaggiano le prelibatezze che lei stessa prepara, dallo yogurt alla marmellata, alle torte.

Mentre mi concentro sulla colazione mi rendo conto di non stare facendo una recensione come ci si aspetta, secondo canoni condivisi (NOTA 3), è questo il senso delle RnR. È che a me queste cose sanno da temino (qui la bimba di prima non deve più ascoltare). Mi è capitato così anche nel caso di un ristorante dove ho cenato di recente, quasi stroncato da un critico che stava dimostrando di saperne, e che applicava una check list standard, manco fosse il decollo di un aereo, lasciando da parte l’anima del locale, la sua unicità. Una cucina per me squisita (ma io sono topo di campagna, che ne so di ristorantoni) e una cena piacevole proprio in virtù di alcuni dettagli sui generis, che invece facevano la differenza. Ecco, questo mi fa pensare a “Scrivi per leggere”, che sarebbe anche “Perché scrivi?” Io, personalmente, non per fare la pagellina a nessuno. Semmai per dare una pennellata di dettagli frammentati, lasciando ai miei quattro lettori/follower la possibilità di completare il quadro con la loro fantasia e, possibilmente, facendo spuntare un sorrisino, qua e là, per prolungare lo stato di grazia di quando sei in vacanza, coccolata tra le montagne, la brezza e un idromassaggio la sera, nel giardino di casa.

 

NOTA 1
Pluripremiato B&B in Val di Fiemme. Per vedere foto belle, andate direttamente sul loro sito.

NOTA 2
#lamiciziaeunacosaseria (# ufficiale di Polizia di Stato contro l’abbandono)

NOTA 3
Per esempio, a me ha colpito il modo delizioso in cui Casa Vanzetta cura l’immagine (sono un po’ viziata, su questo): logo azzeccatissimo, interior desing pulito e molto curato, di gusto attuale e nordico, mi hanno subito conquistata.