Mi sono regalata un pomeriggio frivolo, o forse no? Forse era molto più che un diversivo, quel parlare di stile, di colori e di abiti (trucco e accessori) con Anna che, non a caso, chiama Vita Vera la sua iniziativa. [Qui ci sta il link, ma anziché alla home page, che troverete facilmente, vi indirizzo ad un post molto significativo. Dopo averlo letto capirete perché.]
La “vera te stessa”, e la vita che si merita questa donna che devi imparare a conoscere e ad amare, parte anche dall’esterno. Una trasformazione esteriore avviene prima o dopo quella interiore? In realtà non fa la differenza, a ciascuna capita come capita, fa parte della sorte. O della vita. E poco importa.
Insomma, Anna, appassionata di stile da sempre, un bel giorno scopre la sua vera aspirazione, quello che, diventata grande, decide di fare. Si regala un po’ di formazione, un bagaglio base da stravolgere per dare una versione personale di ciò che intende per stile. Ben altro che “questo sì, questo no” ma risultato di un’armonia che si nutre di gusto, opportunità, istinto, desiderio, consapevolezza e gioia.
Sì, perché la frase che colpisce è “cosa ti fa felice? Vuoi indossare (vedi alla voce “rappresentarti”) con un colore che i manuali danno come impossibile per te? Troviamo il modo di fartelo indossare, se è quello che vuoi realmente”.
Il workshop è una scoperta continua, un interrogarsi su temi che solo a prima vista sono superficiali, perché ci vuole niente ad arrivare ad un’auto analisi che scava, scava e poi scava ancora, perché sta là sotto la tua vita vera. Forse non hai ancora avuto il coraggio di guardarla in faccia, per dire anche agli altri ciò che sei davvero, ciò che ti senti o che vuoi diventare.
Non è una cosa drammatica, riservata a casi estremi.
Al contrario, accade a tutte, prima o poi. Una buona fetta di ciò che ti porti a casa dal workshop viene dalle partecipanti, dalla dinamica (si direbbe) che si crea, sotto le pungolature di Anna che invita a sguinzagliarsi, in piena libertà. Allora spuntano le domande, i dubbi, e anche le risposte. Perché spesso la cosa che non riusciamo a fare da sole è proprio guardarci allo specchio, e chiamare col loro nome le cose che vediamo. Non siamo così magre o grasse come pensiamo, quell’occhiale o quella collana non solo ce la potremmo permettere ma addirittura non sarebbe nemmeno un grande azzardo indossarli, lasciando da parte una scelta ovvia, banale e di pochissima resa cui pensiamo di essere costrette dalle circostanze.
Spesso la cosa che non riusciamo a fare da sole è proprio guardarci allo specchio
Poi ci sono le “magate” di Anna: non si esce stravolte, non si vorrà buttare via tutto l’armadio (alibi per non fare nessun cambiamento), non siamo davanti ad una religione da abbracciare in modo integralista. Al contrario, si farà “shopping nell’armadio” perché, garantisce la stylist, è facile che le cose “giuste” ci siano già, solo mal presentate o nascoste e invisibili allo sguardo dell’abitudine. Ora le basi sono poste: quali colori ti donano, come fare con gli altri colori, qualche trucco per andare incontro all’occhio – che vuole sempre la sua parte ma si lascia anche ingannare – come riconoscere e mischiare, se serve, gli stili. Che fare? Mettere in pratica, continuare a seguire Vita Vera e i consigli di Anna e, chissà, le sue prossime proposte.